Grappa
Mele Rossine.
Oltre a quella ‘centrata’ da Guglielmo Tell, sono 2'000 le varietà di mele: la Capriasca ne conta quasi un centinaio! Tra queste, la Mela rossina, cui sono tuttavia preferite varietà di nome più altisonante. E pensare che cresce in modo naturale, senza trattamenti, è succosa e dolce. A noi piace valorizzarla.
Per la distillazione. Invero, la “grappa” è il distillato ottenuto dalle vinacce, i residui d’uva vinificata. La denominazione, poi, è limitata a Italia e Cantone Ticino. Oggi, come ieri, per grappa s’intende proprio tale distillato, in virtù della tradizione popolare e delle facoltà normative. Nel nostro caso, dovremmo parlare di “acquavite”: dal francese “Eau de vie”, distillato usato per ‘anestetizzare’ i feriti. A differenza della grappa, si distilla l’uva, nella sua completezza: in altre parole, l’intero frutto; non la sola vinaccia. La “grappa” così ricavata ha gradazione con base almeno al 60% di volume alcolico: tenore attenuato con aggiunta d’acqua. Questo l’unico additivo al prodotto naturale. Provatelo!