Ratafià
con Grappa di Uva Americana.
Conosciuta pure come “Uva fragola”, è una delle viti più antiche introdotte in Europa. Grazie alla resistenza naturale agli infestanti, è diffusa nella regione alpina; in Svizzera, i vigneti nei quali è coltivata sono, ormai, d'elezione per l'agricoltura biologica. L’uva si distingue anche per i molteplici usi medicinali.
E il Ratafià? Nasce dal latino “Rata fiat”, invocato quando i contraenti una pattuizione, trovata l’intesa, brindavano in formula rituale. Per il brindisi, ecco nascere il prodotto a base di noci che tradizione vuole siano raccolte il 24 giugno, giorno di San Giovanni, ancora verdi. Macerate nella grappa, al sole, sono arricchite dall’aggiunta di zucchero e spezie, con una formula tenuta rigorosamente segreta da ciascun produttore, prima di proseguire l’invecchiamento, per almeno 24 mesi, in botti d’acciao-inox. Tipico della Capriasca, oltre che dai frati del Bigorio, è prodotto da molte famiglie, in diverse ricette.